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Che cosa sono le nuvole? Norma Jeane alle Serre | ART CITY Bologna 2021

Serra madre

Da Venerdì 7 maggio, in occasione di ART CITY Bologna, la Serra Madre, il nuovo spazio delle Serre dei Giardini rigenerato da Kilowatt, sarà finalmente accessibile al pubblico e per tutta l’estate ospiterà installazioni artistiche temporanee. Inizia così la prima fase del processo di rigenerazione che si concluderà nel 2022. (qui le fasi del progetto).

All’interno della nona edizione di ART CITY Bologna, programma istituzionale di mostre e iniziative speciali promossa dal Comune di Bologna dal 7 al 9 maggio 2021 nell’ambito di Bologna Estate, con la direzione artistica di Lorenzo Balbi e il coordinamento dell’Istituzione Bologna Musei, con il supporto di Destinazione Turistica Bologna Metropolitana, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Bologna e Bologna Welcome, le Serre ospiteranno l’installazione Che cosa sono le nuvole? dell’artista Norma Jeane (co-prodotta da Kilowatt e Mambo – Museo di Arte Moderna di Bologna), visitabile per tutto il weekend (da venerdì 7 a domenica 9 maggio, ore 9.00-22.00, non è necessaria prenotazione) e che rimarrà nello spazio per tutta l’estate. 

 L’OPERA

Installazione site specific a cura di Sabrina Samorì

Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

In collaborazione con Kilowatt

Norma Jeane – vero nome di Marilyn Monroe – è lo pseudonimo di un*artista che non intende essere identificato/a. Riguardo alla sua biografia, le uniche informazioni trapelate sono che è “nata a Los Angeles il 5 agosto del 1962, lo stesso giorno in cui è morta Marilyn Monroe”. L’assenza fisica totale che l’artista ha deciso di rispettare, si materializza nelle persone che di volta in volta coinvolge nel progettare e realizzare le proprie opere, installazioni e performance.

Chi è Norma Jeane? Può essere chiunque e nessuno, può essere lo spettatore stesso guidato dall’artista. L’invito che ci fa è di non guardare solamente, ma anche partecipare attivamente.

La sua pratica mette in discussione la centralità della specie umana e attribuisce una dimensione sensibile alla tecnologia impiegata, capace di calcolare e affermare una propria autonomia rispetto a chi l’ha creata. Questo processo di emancipazione tecnologica, suscita sentimenti paradossali in chi ne viene a contatto: da un lato vi è la paura che la tecnologia possa presto prendere il potere spazzando via dalla terra gli uomini e dall’altro la diffidenza irrazionale che l’uomo riversa su ciò che è nuovo, eccentrico e fuori dagli schemi. Le opere di Norma Jeane abbracciano le antinomie degli elementi che le costituiscono al fine di definire il modo in cui questi interagiscono con il pubblico, di cui l’artista stesso fa parte. 

Gli oggetti che realizza o le situazioni che crea, costruiscono la propria identità nella relazione con le persone e si propongono come soggetti che ripercorrono le tracce del nostro modo di essere. Come tutte le sue opere, anche Che cosa sono le nuvole? fa una riflessione esistenziale sulla natura dell’arte che si presenta in forma di installazione ludica allo stesso tempo efficace e partecipe. Destinata a convivere con lo spazio per cui è stata pensata, l’opera è anche un frammento dell’identità di Norma Jeane.

L’installazione si rifà al titolo del cortometraggio scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini nel 1967, inserito insieme ad altri cinque episodi ne Capriccio all’italiana. L’episodio pasoliniano è una rivisitazione dell’Otello di William Shakespeare che racconta la vita di un gruppo di marionette metà burattini e metà umane: sul palco recitano il ruolo a loro affidato, dietro le quinte si comportano come perfetti umani interrogandosi sul perché fanno ciò che fanno. Mentre nella tragedia shakespeariana Otello, istigato da Jago, uccide l’amata Desdemona, nel cortometraggio pasoliniano il pubblico irrompe sulla scena facendo a pezzi i burattini, ribaltando così il finale a noi conosciuto. Le marionette distrutte, vengono gettate in discarica e per la prima volta in vita loro mirano il cielo regalandoci un dialogo finale che racchiude l’essenza dell’installazione di Norma Jeane. 

“Che cosa sono?”, chiede Otello.

“Sono le nuvole”, risponde Jago.

“Come sono belle! A che cosa servono?”; chiede ancora Otello.

“Non lo so”, confessa Jago.

Così come il cortometraggio di Pasolini, anche Che cosa sono le nuvole?  di Norma Jeane va intesa come una allegoria sulla vita.

Sabrina Samorì

 L’ARTISTA

Norma Jeane è un*artista senza corpo, senza genere, senza una biografia. Norma Jeane è alias dell’artista proveniente da un’identità in continuo cambiamento. Ogni nuovo progetto di Norma Jeane fa emergere una nuova personalità dalla condivisione di desideri, obiettivi e competenze.

Norma Jeane può essere tutti o nessuno. Persone e oggetti si fondono in un’entità astratta, frammentata e complessa, più in linea con la realtà contemporanea di quanto possa essere una biografia che pretende di disegnare un’esistenza in modo lineare. Alla base della poetica di Norma Jeane vi sono le infinite relazioni che si instaurano non solo tra le persone, ma soprattutto tra queste e il paesaggio di oggetti e immagini nel quale il tempo della nostra vita scorre.

 

INFO UTILI

Le Serre, via Castiglione 134, Bologna

Orari: lunedì – venerdì 8-22 / sabato-domenica 9-22

Non è necessaria prenotazione per visitare l’installazione

Mail: info@kilowatt.bo.it

Qui l’evento Facebook.

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