Torna Cinque cose con il format ideato da Francesco Locane, prodotto in collaborazione con Kilowatt, Sfera Cubica e Modernista, che vuole fare conoscere lati inediti o poco noti di personaggi di spicco del mondo culturale, chiedendo loro di portare in scena un cocktail, un film, un libro, un disco e un oggetto personale.
A partire dalla rituale introduzione con il drink della serata, gli incontri si sviluppano in narrazioni imprevedibili e vivaci: ascolti e proiezioni multimediali tracciano percorsi di immagini, aneddoti e suoni che si intrecciano alle cinque cose del titolo, svelando poco a poco gusti, passioni e manie dei personaggi intervistati.
Inaugurata alle Serre dei Giardini Margherita di Bologna nell’estate del 2017, la rassegna ha finora accolto musicisti del calibro di Emidio Clementi (Massimo Volume), Enrico Gabrielli (Calibro 35), Julie’s Haircut e Giorgio Poi.
Apre questa edizione primaverile Gianluca Morozzi. Nato a Bologna nel 1971 ha esordito nel 2001 con il romanzo “Despero” (Fernandel) e ha raggiunto il successo nel 2004 con “Blackout”(Guanda), da cui è stato tratto il film omonimo. Ha pubblicato finora 25 romanzi e più di 200 racconti. Oltre che scrittore, è musicista e conduttore radiofonico. Il suo nuovo romanzo Gli annientatori è uscito per Tea i primi di marzo.
Ingresso libero.
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