Resilienze#3 @Piazza Verdi | Cavoli, patate e altre diavolerie

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10.04.18
10.04martedì
Resilienze

Terzo appuntamento del 2018 per Resilienze, il festival cross-mediale organizzato da Kilowatt, in collaborazione con COSPE onlus e Alce Nero, per parlare di cambiamenti climatici, conflitti ambientali e grandi trasformazioni planetarie.

Per l’occasione usciamo dalle Serre Dei Giardini Margherita e ci trasferiamo in Piazza Verdi, cuore della zona universitaria bolognese.
Nell’ambito del Progetto ROCK (Regeneration in Knowledge and Creative Cities) del Comune di Bologna, organizziamo 3 serate di cinema e talks per raccontare il pianeta che cambia.

Terzo appuntamento il 10 aprile 2018; parleremo di Terra e cibo fra cambiamenti climatici e politiche di mitigazione.

Dalle 19,30 al Foyer del Teatro Comunale Bologna (Piazza Verdi 1) incontro con:

  • Massimo Govoni (bioqualità SG)
  • Nicola Michelon (UNIBO)
  • Nicoletta Tranquillo (Progetto Semino)
  • Giovanni Bazzocchi (UNIBO)
  • Lucio Cavazzoni (agricoltore biologico)
  • Giovanni Ginocchini (Urban Center Bologna – Bologna città resiliente)
  • Raffaella Gueze (Comune di Bologna)
  • Patrizia Mondin (ER.GO)

Modera Jonathan Ferramola (Radio Città del Capo)

I relatori dialogheranno con gli studenti della facoltà di agraria dell’Università di Bologna coordinati dal prof Giovanni Bazzocchi

Dalle 20,30 cibo resiliente, degustazioni a cura di VETRO e Gusto Nudo, in collaborazione con Alce Nero.
In contemporanea, IncontriDivini: due chiacchiere ed un calice con i viticoltori di Gusto Nudo.

Dalle 21.00, proiezione del film Cavoli, Patate e altre diavolerie di Șerban Georgescu (Rom/Ger, 2016, 60′)
Sinossi
Al mercato locale del villaggio rumeno di Lunguletu, mille contadini siedono sui loro trattori ricolmi di tonnellate di cavoli e patate in attesa di clienti. 
Alla fine di una giornata infruttuosa, o svendono il raccolto a prezzi irrisori o lo distruggono. Il sistema produttivo si è inceppato e il regista, per comprenderne le cause e trovare una possibile via d’uscita, decide di trascorrere un anno nel villaggio da lavoratore.Il sindaco e gli abitanti propongono varie soluzioni, ma gli agricoltori manifestano una scarsa fiducia reciproca e poca disponibilità a superare la radicata diffidenza verso l’idea di “fattoria collettiva”. Una delle tante realtà agricole europee raccontata con ironia attraverso la storia di un villaggio che si dibatte tra passato e presente.

Qui l’evento Facebook.

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Iniziativa promossa da U-Lab, un laboratorio che sperimenta nuovi usi e nuove pratiche in Zona Universitaria, finanziato dal Progetto ROCK (Regeneration in Knowledge and Creative Cities) 

Resilienze è un festival curato da Jonathan Ferramola, Nicoletta Tranquillo e Lorenzo Burlando.

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