Proiezione di Vogliamo anche le rose di Alina Marrazzi (2007, ITA, 84′)
Il film documentario, scritto e diretto da Alina Marazzi e presentato al Locarno Film Festival, analizza la nascita e gli sviluppi del movimento femminista nell’Italia degli anni ’70, attraverso i diari e le vicende intime di tre donne cresciute in ambienti sociali e culturali diversi fra loro.
Il film sarà preceduto da un dialogo introduttivo tra Alina Marazzi, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi (Ateliersi).
Modera Lorenzo Burlando.
Appuntamento in contemporanea e in relazione al progetto La mappa del cuore di Lea Melandri in VR di Ateliersi a Le Serre dei Giardini da lunedì 14 a venerdì 18 giugno dalle 17,30 alle 23,30.
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria scrivendo a prenotazioni@ateliersi.it oppure telefonando al 329 778 8938 (da lunedì a venerdì negli orari d’ufficio).
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SINOSSI
Anita è una ragazza proveniente da una buona famiglia che, con l’arrivo dell’adolescenza, tenta di scoprire l’amore e i rapporti con l’altro sesso, rimanendo però confusa e destabilizzata. Il sesso, e l’idea stessa di essere toccata da un ragazzo, la spaventano al punto da convincerla a rivolgersi a dei medici che sembrano incapaci di risolvere la sua innata repressione.
Teresa viene dal Sud, e a soli vent’anni rimane incinta del suo fidanzato: all’improvviso le discussioni sull’aborto con le “compagne” non sono più qualcosa di lontano dalla sua vita, ma qualcosa che la riguarda intimamente, profondamente e che modificherà per sempre le sue idee sul sesso.
Infine, Valentina è una donna matura, impegnata nel movimento femminista: si interroga soprattutto sul rapporto delle femministe con le altre donne, con altre visioni del mondo al femminile.
La narrazione, realizzata attraverso tre voci narranti che rappresentano le scrittrici dei diari, è inframezzata da riprese e interviste che mostrano lo sviluppo di una nuova coscienza in quegli anni: i cortei, il dibattito sull’aborto, il divorzio, i rapporti di coppia, il lavoro della donna, la sessualità femminile vissuta in maniera totalmente nuova, le riunioni femministe. La pellicola mette anche in risalto come il modello stesso della donna sia cambiato nel corso degli anni.
ingresso libero fino a esaurimento posti.
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