In questi tempi di isolamento e incertezza, di distanze, di paure e tentativi di venirne a capo, sia personali che collettivi, abbiamo uno strumento eccezionale a nostra disposizione per restare vivi e umani: la nostra memoria!
Personale e collettiva, passa anche attraverso oggetti fisici, testimonianze, ricordi fissati su supporti in grado di riconnetterci con la nostra emotività più profonda.
Le fotografie in questo senso sono una risorsa incredibile, soprattutto quelle stampate su carta, contemporaneamente archivio personale e traccia di una memoria comune. Come quella che stiamo cercando di ricostruire per i Giardini Margherita, un luogo speciale per Bologna, il polmone verde della città con una storia lunga e partecipata: sono stati infatti velodromo, deposito di armi durante la guerra, hanno ospitato uno zoo e raccontano il rapporto dei bolognesi con la natura.
Vi invitiamo perciò a prendervi un po’ del tempo che in questi folli giorni si è liberato per aprire quelle scatole impolverate in cui conservate i vostri ricordi più cari.
Scorreteli questi ricordi e raccontateli alle persone che vi sono vicine. Poi selezionate quelli che riguardano in qualche modo i Giardini Margherita e condivideteli con noi: realizzeremo così un archivio di memoria condiviso.
Che siano fotografie, aneddoti o racconti, mandate i vostri materiali alla mail leserre@kilowatt.bo.it e diventeranno le tracce di un percorso di condivisione con la cittadinanza, sia online che attraverso un momento di restituzione pubblico alle Serre dei Giardini Margherita.
Grazie!
Sulla pagina Facebook de Le Serre dei Giardini Margherita trovi i primi ricordi che abbiamo ricevuto: scopri di più!