I nostri spazi sono in continuo divenire e la loro narrazione si intreccia profondamente alle persone che li attraversano creando nuovi dialoghi e linguaggi.
In questo mese l’arte ha cominciato a dare vita a un processo di trasformazione che coinvolge ambiente, relazioni e ricerca: sono cominciate le prime residenze artistiche delle Serre!
Ludovica Lotito e Marta Romanelli sono le vincitrici delle Summer Sessions, il progetto di residenze in collaborazione con Sineglossa dedicato al rapporto tra arte, ambiente e tecnologia; quattro settimane in cui si alterneranno mentoring e incontri con esperti, ma anche momenti di scambio con V2_, il centro interdisciplinare per l’arte e la tecnologia, capofila di una rete internazionale di centri di ricerca, istituzioni museali e hub creativi.
FLYLYF, l’opera che verrà realizzata a luglio durante la residenza, offre uno spazio concreto all’immaginazione, una pratica artistica in cui la relazione tra la natura e le persone genera un cambio di prospettiva sulle connessioni che ci legano al nostro ecosistema.
L’installazione dialoga in maniera armonica con il contesto delle Serre e, grazie al suo apporto tecnologico, apre una riflessione sulla relazione complessa e non binaria tra naturale e artificiale, creando un’interazione con i visitatori che dilata il tempo dell’esperienza utilizzando le potenzialità dello spazio digitale.
A riflettere sulle intersezioni tra natura e artificio anche Elitropia, la residenza informale di Caterina Morigi che affronta il tema del corpo come sostanza, esplorando come si concretizza il mondo di relazioni e scambi a cui apparteniamo.
Durante maggio e giugno, Caterina Morigi è in residenza all’interno della Serra Sonora, luogo di cui l’artista ha colto la capacità di accelerare i processi naturali e portare a risultati inaspettati.
Elitropia trae ispirazione da un recente progetto di due ricercatori dell’Università di Bologna sulla conservazione del materiale lapideo in cui, per bloccare il deterioramento del marmo, un team di ingegneri ha osservato il corpo umano, in particolare le ossa.
Caterina Morigi lavora proprio con i materiali antisettici studiati in ambito biomedico per elaborare disegni e sculture. I disinfettanti, contrariamente alla loro valenza antibatterica, se messi in contatto tra loro, prendono le sembianze di liquidi organici e nuove forme di vita.
Elitropia vuole essere un ragionamento in cui il cerchio si chiude: dalla filosofia contemporanea e dall’esperienza di vulnerabilità che stiamo provando in questo periodo, scopriamo di vivere in corpi fragili ed essere parte di un ambiente fragile, in cui le relazioni tra esseri animati e inanimati vanno necessariamente coltivate.
Le residenze artistiche pensate come relazione (o meglio, come infrastruttura di relazioni) ci permettono di intrecciare competenze e immaginari e di abitare la complessità attraversando linguaggi e approcci alternativi.
Vogliamo che le Serre non si configurino solo come uno spazio, ma come un’occasione per creare sinergie e favorire la creatività!