Cinque cose con Colombre

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12.07.18
12.07giovedì
incontro

Nuovo appuntamento con Cinque cose con il format ideato da Francesco Locane, prodotto in collaborazione con Kilowatt, Sfera Cubica e Modernista, che vuole fare conoscere lati inediti o poco noti di personaggi di spicco del mondo culturale, chiedendo loro di portare in scena un cocktail, un film, un libro, un disco e un oggetto personale.

A partire dalla rituale introduzione con il drink della serata, gli incontri si sviluppano in narrazioni imprevedibili e vivaci: ascolti e proiezioni multimediali tracciano percorsi di immagini, aneddoti e suoni che si intrecciano alle cinque cose del titolo, svelando poco a poco gusti, passioni e manie dei personaggi intervistati.

Inaugurata alle Serre dei Giardini Margherita di Bologna nell’estate del 2017, la rassegna ha finora accolto musicisti del calibro di Emidio Clementi (Massimo Volume), Enrico Gabrielli (Calibro 35), Julie’s Haircut e Giorgio Poi.

Ospite di questo appuntamento è Colombre, senza dubbio uno dei protagonisti della nuova scena musicale italiana.
Il suo primo disco «Pulviscolo» (Bravo Dischi) ha ricevuto consensi da pubblico e critica ed è presente in tutte le classifiche più importanti sui migliori dischi italiani del 2017. Candidato tra i 5 finalisti del Premio Tenco nella sezione «miglior opera prima», l’album vanta la collaborazione di IOSONOUNCANE nel singolo «Blatte» e di Maria Antonietta per l’artwork, nonché per la regia del video di «Pulviscolo». Partito a marzo, il «Pulviscolo Tour» ha macinato già più di 60 concerti nei maggiori club e festival italiani.

Colombre è Giovanni Imparato.
Ha trascorso gli ultimi anni scrivendo e arrangiando i suoi brani, pubblicandoli con la band «Chewingum».
L’ultimo disco «Nilo» (Garrincha dischi, 2012) ha ricevuto attenzione e consenso da moltissimi media. Nel 2012 ha cominciato una collaborazione con la cantautrice Maria Antonietta: co-produce il disco «Sassi» del 2014 e l’Ep «Maria Antonietta Loves Chewigum» del 2015, accompagnandola live alle chitarre e agli organi dal 2013.

Il nome Colombre è un omaggio al racconto di Dino Buzzati (Il Colombre), una favola moderna – protagonisti un marinaio e un mostro marino – che parla dell’incapacità di affrontare le proprie paure, di tuffarsi nelle ignote profondità del mare per scoprire cosa ci lega all’immobilità.
Chili e chili di vinili di musica popolare hawaiana, i Beatles, Belle & Sebastian, ma anche Caetano Veloso e gli Os Mutantes, il primo album di Paul McCartney e 1977 dei Talking Heads così come Bill Whiters e Jonathan Richman, sono l’universo sonoro che ha accompagnato la creazione di «Pulviscolo». E si sente.

Ingresso libero.

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